Il metodo solitamente utilizzato da dipendenti e professionisti per calcolare i costi dell’utilizzo della propria auto privata per lavoro (e chiederne il rimborso) è quello basato sulle tabelle ACI. Vediamo come funziona.
Il rimborso chilometrico basato sulle tabelle ACI è la soluzione più utilizzata dalle aziende per riconoscere una indennità a lavoratori/collaboratori che viaggiano con l’automobile privata durante lo svolgimento dell’attività professionale per conto dell’azienda stessa, per esempio quando un dipendente affronta una trasferta di lavoro fuori sede utilizzando mezzo proprio.
LAVORATORI DIPENDENTI – In particolare per i lavoratori dipendenti si tratta di un’indennità giornaliera detraibile e non imponibile riconosciuta direttamente in busta paga (in questo caso la trasferta va documentata e la non detraibilità è soggetta ad alcune limitazioni fiscali).
PROFESSIONISTI E AUTONOMI – Le tabelle chilometriche ACI sono però anche uno strumento utile per i professionisti e per i lavoratori autonomi e parasubordinati (ad esempio gli agenti di commercio) che desiderano quantificare/preventivare i costi delle proprie trasferte lavorative svolte per conto dell’azienda a cui si chiede il rimborso.
Il calcolo del costo chilometrico è determinato dalla combinazioni dei parametri base del mezzo utilizzato:
Questi vanno poi confrontati con il corrispondente valore €/km presente nelle tabelle ACI il quale naturalmente va poi moltiplicato per i km percorsi.
LE TABELLE NAZIONALI – Le tabelle nazionali annuali sono realizzate dall’Automobile Club d’Italia entro la fine di novembre e vengono pubblicate sulla Gazzetta dal MEF entro il 31 dicembre, entrando in vigore a partire dal 1 gennaio dell’anno successivo.
Il valore del costo chilometrico assegnato ad ogni mezzo è determinato tenendo conto del costo stimato per il carburante e del costo medio di gestione del mezzo (bollo, assicurazione, manutenzione, ecc). Nelle tabelle semplificate, disponibili su Gazzetta Ufficiale e riportate qui sotto, è espresso il valore riferito a mezzi con percorrenza media annua di 15.000 km.
Qui le tabelle pubblicate in Gazzetta Ufficiale e in vigore nel 2018:
FRINGE BENEFIT (CONCESSIONE DI AUTO AZIENDALI AD USO PROMISCUO) – Nelle tabelle ACI trova inoltre spazio una voce che determina il fringe-benefit: si tratta, in questo caso, del valore economico assegnato alla retribuzione in natura che deriva dalla concessione in uso ai dipendenti dei veicoli aziendali che vengono destinati ad uso promiscuo (per lavoro e privato).
ACI mette inoltre a disposizione tabelle complete, disponibili gratuitamente sul proprio sito agli utenti registrati e aggiornate con frequenza mensile: con queste è possibile ottenere una ripartizione più dettagliata del costo chilometrico del proprio automezzo.
Inoltre utilizzando le tabelle complete il valore del costo chilometrico è variabile in base al chilometraggio annuo del mezzo (più è alto, minore sarà il valore di rimborso €/km poiché le spese fisse di gestione e manutenzione potranno essere spalmate su una maggiore percorrenza).
Qui il link allo strumento online di ACI:
http://www.aci.it/i-servizi/servizi-online/costi-chilometrici.html