Come affrontare uno degli imprevisti più antipatici per l’automobilista, la foratura, utilizzando lo strumento alternativo alla ruota di scorta in 4 semplici passi.
Tra i diversi imprevisti che possono capitare alla guida, uno dei più antipatici per l’automobilista è la foratura di una gomma. In tempi non troppo lontani, in dotazione alle auto c’era la cara ruota di scorta, in un secondo momento ha lasciato il posto al ruotino. Ora per migliorare ulteriormente la capienza del bagagliaio le case automobilistiche hanno ulteriormente evoluto la situazione con l’utilizzo del kit di riparazione pneumatici.
Con le giuste istruzioni e uno spirito positivo, l’utilizzo del kit di riparazione è alla portata di tutti. Ecco come affrontare l’imprevisto della foratura utilizzando questo strumento.
Innanzitutto conosciamo meglio il kit e accertiamoci di avere tutto il necessario. Un kit di riparazione gomme omologato comprende:
Prima di tutto bisogna individuare il foro sulla gomma e rimuovere l’eventuale corpo estraneo (chiodo, scheggia o altro) causa della foratura. Una volta fatto questo ci sono alcuni passaggi da seguire in modo preciso:
Durante il gonfiaggio, all’interno della gomma viene iniettato un mix di aria e schiuma sigillante che andrà a formare uno strato di copertura nella parte interna della ruota coprendo anche il foro.
Una volta terminato il gonfiaggio della gomma controlla che la pressione dello pneumatico sia conforme a quella del manuale d’uso dell’auto (generalmente tra 1.8 e 2.0 bar ). Dopodiché:
Ricorda che questa soluzione è assolutamente provvisoria, il prima possibile dovrai fermarti da un gommista per la sostituzione dello pneumatico.
Per gli squarci più importanti invece ti dovrai rivolgere al carro attrezzi, dato che il kit contro queste emergenze più importanti è praticamente inutile.
Questa soluzione per la riparazione degli pneumatici è stata introdotta dalle case automobilistiche con alcuni obiettivi evidenti:
Il kit di riparazione pneumatici oltre alle sue caratteristiche sicuramente positive, comporta qualche “scomodità” d’utilizzo, infatti: